BEN TORNATA FOCA MONACA

La foca monaca è un mammifero marino conosciuto sin dall’antichità, ma ancora oggi assai poco studiato.
La specie è presente solamente nel Mediterraneo e in alcune zone dell’Oceano Atlantico come l’arcipelago portoghese di Madeira e le coste del Sahara occidentale, in una zona di confine tra il Marocco e la Mauritania.
Diffusa originariamente in ogni angolo del Mediterraneo, la foca monaca ha subito una caccia sistematica che ne ha ridotto il numero fino al punto da rendere la sua presenza scarsa e pressoché invisibile.
Tutto ciò, insieme al fatto che questi animali trascorrono gran parte della loro esistenza sott’acqua, ha reso difficile la stima degli esemplari presenti lungo le coste italiane e più in generale in tutto il Mediterraneo.
Così la specie è stata per anni al vertice della triste classifica degli animali più rari e minacciati d’estinzione al mondo.
Eppure incredibilmente da alcuni anni le foche monache stanno riaffacciandosi sempre più spesso nei luoghi dove erano regolarmente osservate e uccise in passato.
Una recente ricerca, coordinata dal biologo Alexandros A. Karamanlidis e pubblicata sulla prestigiosa rivista internazionale Mammal Review (The Mediterranean monk seal Monachus monachus: status, biology, threats, and conservation priorities, aprile 2016), stima in 700 esemplari la popolazione complessiva del mammifero marino.
Certo il numero è ancora molto limitato e preoccupante, ma ben superiore ai 400 individui che costituivano la stima ufficiale, rimasta invariata a partire dagli anni ottanta.
Questo nuovo fenomeno contraddice almeno una delle tesi fin’ora più accreditate e cioè che la presenza delle foche monache fosse incompatibile col turismo sempre più diffuso e invasivo nel nostro mare. Una delle aree, infatti, dove la presenza di foche monache è maggiormente aumentata negli ultimi decenni è quella delle isole Ionie in Grecia, dove anche il turismo ha avuto un vistoso incremento proprio negli ultimi decenni.
Si tratta di un’ottima notizia anche per il nostro paese, dove le osservazioni di foche monache si sono ripetute decine di volte negli ultimi anni, a conferma della tesi degli esperti del Gruppo Foca Monaca che già da anni segnalavano la presenza di alcuni nuclei familiari di foche monache in varie località del Mar Tirreno e del Mar Ionio.
Il 2017 si apre con l’avvio, da parte del Gruppo Foca Monaca, della prima indagine approfondita nella più settentrionale delle isole Ionie, l’isola di Othoni, situata a meno di quaranta miglia dalle coste del Salento, dove lo scorso autunno è nato il bellissimo cucciolo della foto …..
La nuova attività di ricerca, già avviata con l’installazione di una foto trappola nella grotta utilizzata per il parto, si svolgerà durante la prossima estate con il coinvolgimento di piccoli gruppi di giovani studenti e avrà lo scopo di garantire la massima protezione dei luoghi più delicati per le foche monache, come la grotta utilizzata per il parto e quelle usate durante il periodo dell’allattamento.

© Emanuele Coppola
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© Marino Milos/GFM
© Francesco Di Domenico/PANDA PHOTO
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